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Alla domanda
di un suo allievo che chiedeva
-cos'è il sapere?-,
Gurdjieff rispose:
"Il sapere comincia con l'insegnamento dei cosmi"
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Le tre scale sopra descritte
sono solo apparentemente differenti. Esse rispondono alla necessità
di presentare la scala dei cosmi secondo un livello di dettaglio
finalizzato alla comprensione dell'argomento sul quale si vuole focalizzare
l'attenzione.
Possono quindi essere viste come tre prospettive differenti che portano
in ultimo, ad una visione comune dell'oggetto di studio.
Gurdjieff in Belzebù, pone
l'accento sul motivo e sul conseguente atto di volontà dell'assoluto
che portò alla creazione del Megalocosmo,
ovvero il cosmo che contiene tutto ciò che è stato creato.
Così come indica anche l'ordine di formazione delle successive
concentrazioni cosmiche. Protocosmo
significa "Primo Cosmo" ed è infatti quello che viene
chiamato anche "Sole Assoluto" il primo cosmo esistente. Deuterocosmo
è il "Secondo Cosmo" che si formò
per primo come diretta conseguenza dell'atto di volontà dell'assoluto,
chiamato Theomertmalogos o il Verbo. Esso corrisponde ai singoli soli
o stelle di second'ordine. Tritocosmo significa
"Terzo Cosmo" e corrisponde ai pianeti o soli di terz'ordine,
la Terra appartiene a questo cosmo. Tetartocosmo
significa "Quarto Cosmo" corrisponde all'uomo
agli animali ed alle piante, ciò che venne definito come "aggregati
di microcosmi".
Il Theomertmalogos è
l'atto di volontà dell'assoluto che dette il via alla creazione,
nonchè l'atto della creazione continua,
l'OM di sottofondo.
Non è veramente un cosmo
ma lì dove tutto esiste e dove le tre forze agiscono in modo autonomo.
I Microcosmi sono agglomerati
più semplici che esistono prima dei tetartocosmi ed anzi li compongono,
così come i Deuterocosmi (Soli) compongono il Megalocosmo.
La scala proposta da Bennet è del
tutto simile a quella presentata da Gurdjieff in "Belzebù".
Egli pone l'accento sulla natura dei cosmi, quindi in corrispondenza con
il protocosmo troviamo il "Sole Assoluto". Al posto del deuterocosmo
i "Soli di second'ordine" o stelle.
"Soli di terz'ordine"
o pianeti per tritocosmo.
Non appare il tetartocosmo, ma ricordiamo che Bennet parla dei cosmi dal
punto di vista delle leggi che sono realizzate nei differenti cosmi.
Ouspensky nel suo libro "Frammenti di
un insegnamento sconosciuto" riporta quanto detto da Gurdjeff sull'argomento,
dove veniva enfatizzato il rapporto quantitativo tra i diversi cosmi.
Vediamo dunque come appaia il megalocosmo già in seconda posizione.
Il macrocosmo corrisponde alle galassie (es: via lattea), il deuterocosmo
coincide con le altre due scale mentre i soli di terz'ordine vengono chiamati
mesocosmo. L'uomo viene chiamato tritocosmo ed in ultimo viene posto il
microcosmo. Proprio qui si instaurò un dialogo tra Gurdjieff e
Ouspensky, il quale rimarca come il primo collocasse nel microcosmo l'atomo
o il microbo, mentre nei suoi studi Ouspensky vi aveva sempre collocato
l'uomo, cosa che continuò a fare peraltro fino alla fine.
Tutto ciò sta ad indicare come le prospettive siano molte e varino
in base al punto di vista ed all'argomento dal quale prende spunto l'esposizione.
Bibliografia:
I Racconti di Belzebù a suo nipote - di G.I.GURDJIEFF
L'Uomo superiore
- di J.G.BENNET
Frammenti di un insegnamento sconosciuto -
di P.D. OUSPENSKY
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